martedì 27 novembre 2012

ciao,
mi chiamo Tim
sono una pianta di cactus, e so che il mio nome è strano per una pianta di cactus, ma mi piace.
a me piacciono un sacco di cose, come la musica, che mi fa crescere più verde,
l'acqua che mi fa crescere più cicciottello, proprio come piace a me,
il sole che mi scalda e mi fa sentire amato, mi piacciono le coccole,
ma devo dirti, ad essere sincero, che ho anche le spine...
spesso sono lunatico, e se non ne ho voglia non faccio proprio nulla, anche se lo so fare,
e per quanto tu mi dia da bere, cresco molto lentamente e non diventerò mai un albero,
quindi se vuoi un albero, gira al largo e compra un altra pianta..
e poi sono abituato a stare sempre sul mio davanzale preferito e se provi a spostarmi,
anche se in cucina o in bagno starei meglio, voglio stare sempre in sala,
dove ce gente, anche se poi non parlo con nessuno e penso alle mie cose...


mercoledì 17 ottobre 2012

quando scopri la sincerità,
quando ti rendi conto della sua grandezza
rispetto a certe piccole incomprensioni
ai litigi, o alle lacrime,
è quando ti rendi conto di quanto vale
che non la perderesti per nulla al mondo
non la metteresti in dubbio per altro
e allora
quando l'altro si presenterà sulla soglia
parlando di quanto potrebbe succedere
chiudi la porta
e resta fra le braccia che ti parlano
invece che giocarsi di te

venerdì 5 ottobre 2012

se dicessi che forse ho capito quando ho ucciso i miei sogni potrei esagerare...
ma l'unico sogno che abbia mai avuto era quello di studiare arte,
e la vigliaccheria e la paura mi ci hanno tenuto lontana
e i miei, che hanno sempre rotto i coglioni, quella volta hanno voluto rispettare la mia scelta
e li odio per questo
li odio perché da allora non ho più lottato per nulla

martedì 15 maggio 2012

PAROLE 14.05.2012

Stamattina mentre mio fratello mi portava in città ascoltavo il cd che aveva scelto e pensavo..
il cantante, originariamente dell'est europa, ma emigrato in america, parla con le parole del mondo, i mondi ed i paesi che ha attraversato e in cui ha vissuto, e che usa nelle canzoni che scrive. Dell'italia, e dell'italiano, conosce parolacce. Le parole che ha sentito quando è stato imprigionato per un furto non commesso, solo perchè diverso; e penso..
Penso a che parole userò e verranno usatequando dovrò insegnarle ai miei figli. Mi chiedo che vocabolario avremo noi uomini, allora, se già siamo così poveri di parole ora, e non riusciamo più ad  esprimere autorità se non urlando e bestemmiando. Che autorità avrò io? Quella che vorrei è l'autorevolezza, ormai sconosciuta, della ragione, del giusto e del vero, e non del più forte.
Oggi la parola, anche quella di molte donne, è la parola del più forte, e non forte come di forza pregnate, di vita, di significato, forte perchè piena e grande; ma forte perchè violenta e nella sua violenza vuota.
Abbiamo parole che perdiamo.
Abbiamo significati che scordiamo.
Uso parole perchè ho la sensazione che siano corrette, perchè suonano bene , ma ricordo cosa esprimono? Quali luci e quali ombre dovrebbero portare alla mia mente ed invece non vedo? Ho perso la sfumatura di grigi che mi dava voce. Ho perduto la parola dei poeti, pregna di vie e mi resta una via sola, vuota e spoglia. Quando apriremo bocca usciranno solo suoni sgraziati o ritroveremo il perchè di tali canzoni, riscopriremo il piacere di costruire insieme una Babele senza.. senza.. non ricordo la parola che c'è per esprimere la ricerca del più invece che il benessere nel meno..
Riuscirò un giorno a parlare di nuovo con i miei pensieri?

mercoledì 2 maggio 2012

Larsson

Stieg Larsson ha la capacità di farmi incazzare, agitare, temere, fremere ed esultare,
per quanto spesso quello che scrive finisca per essere assurdo, è stato un bravo scrittore.

domenica 22 aprile 2012

lettera a uno che soffre d'amore

non isolarti! non chiuderti in casa, e di sicuro non per pensare a lei
vai in un posto che non hai mai visto e chiediti perchè non ci sei mai andato
prendi una strada che non hai mai fatto e guarda dove ti porta
leggi un libro che non avresti mai letto e vedi che ti dice di nuovo
prova ad imparare qualcosa che non sai fare
fai
con le mani fai qualcosa che necessiti di impegno fisico e mentale
carteggia un mobile, dipingi FAI
le conoscenze è sempre buona cosa mantenerle anche solo per fare due parole
vai un un posto nuovo e prova ad attaccare bottone con qualcuno che ti attira "a pelle"
e se non va bene pernsa perchè non è andata bene e prova con qualcun altro
prendi il cane ed esci
portalo fuori fallo correre e giocare
devi cercare di tornare a stupirti
fatti domande e cerca risposte che vadano oltre lei
che non centrino con lei
immagina di essere un bambino che non sa nulla del mondo
esci e scoprilo

venerdì 20 aprile 2012

13 02 2012 FA PULITO

Eravamo andati a trovare sua nonna, dopo i convenevoli del caso e qualche racconto della sua infanzia ci siamo salutati, e sulle scale, prima che fossimo lontani dalla vista ci ha detto... "fasì pulito".
non equivale propriamente al fate i bravi.
è la donna che promuove la visione che abbiamo o si aveva di lei, perchè le nuove generazioni, vadano per il mondo e lo facciano più pulito, mettano ordine e mantengano ordinato il paese, le relazioni linde, pulite appunto, come se il lavoro della donna, quello di tenere la casa si possa estendere al di fuori della stessa. come se noi, dopo essere andati a salutarla fossimo ambasciatori nel mondo esterno di questo mondo privato in cui è sottomessa e al contempo signora.
quando mi sentivo dire fa pulito sentivo il peso di un compito più grande di me, di noi, che non sapevamo nemmeno se la storia sarebbe durata, ma che con quel fa pulito prendavamo parte al cambiamento o al mantenimento di un mondo che sembrava giusto, pulito.
ieri sono andata a vedere sentire un amico che leggeva le sue poesie
alcune belle altre no
il gruppo di poeti che ha organizzato l'incontro poi ha letto le proprie
sono riuscita a leggere il pezzo sulla dote e ho ricevuto qualche complimento

i vecchi cercano di coinvolgere i giovani nei loro affari
forse per non morire

anche corinna mi ha chiesto di partecipare ad un concorso di scrittura

devo finire di raccogliere le poesie dei sedici anni
ho cominciato a scrivere il libro su rovigo

forse c'è una speranza nel mondo dell'arte

riuscirò a decidere quale strada seguire?

martedì 17 aprile 2012

LA DOTE

Di mano in mano,
di casa in casa,
di cassapanca in cassapanca,
di figlia in figlia;
solenne e presente nel pensiero, talvolta ostacolo e fregio,
talvolta onore e sfarzo, la dote si tramanda di donna in donna.
Aiuto alla famiglia che si forma, pagamento per la concessione.
Quantità inutilizzata.
Immobile e bianchissima, s'ingrigia nel corso degli anni.
La dote che la madre di mio padre mette da parte per i suoi tre
figli, tutti maschi, lei che è stata in Brasile, l'Americana.
La dote che era di donna e che diventa di uomo, per quest'uomo che
assomiglia sempre di più alla donna. L'uomo che va e affronta il
mondo da solo, padre, single, convivente di se stesso,
che cucina, pulisce, stira, piange.
La dote scherzo, che “c'è ma non userai mai, perchè mai troverai una
donna per te”, detta da sorella a fratello.
La dote che elenco e pazientemente scelgo,
fra le cose di casa.
La mia dote nuova, con lenzuola vecchie e mobili,
dote di nonna e bisnonna,
e i piatti dei punti del supermercato,
e la casa che sta crescendo, con i suoi debiti.
La mia nuova dote.

giovedì 12 aprile 2012

le mani sono il sintomo del mio malessere

sono gelosa di te, amica mia, della grazia che possiedi, della femminilità che sprigioni.
e anche se sei ancora da svezzare al mondo, ti invidio e ti odio
e mi ferisci sempre di più come io ferisco le mie mani, senza più nemmeno sentire il dolore che dovrei leggere allo specchio e che tu vedi e non ti sai spiegare, che io non so capire, che noi non sappiamo digerire

martedì 10 aprile 2012

Leggo un libro che parla di amore
e penso che un po lo odio, e un po mi commuove.
Mi sciolgono quelle dolcezze che rivedo nella mia quotidianità di oggi,
e ti amo profondamente,
e mi feriscono quelle attenzioni che non mi sono mai state date,
o peggio, che mi hanno illusa,
e non lo sopporto perchè temo di confrontarle con il mio oggi,
a rovinarmi anche questo raggio di sole...

mercoledì 4 aprile 2012

domenica 25 marzo 2012

storie

Un orso ha comprato un principe con i capelli azzurri che aveva un cuore di lupo per fare amicizia con i cani perchè, quando i fiori crescono fiorenti, si passa lenti su alti ponti, come ragazzi irlandesi con grandi colazioni che non si fanno vedere, e perchè no sono tutti pieni.
E su sedie africane cambiano strada nel ristretto in tazza grande che ha conosciuto un limone di nome ananas, che non era ancora nato, per fare un salto al cimitero prima di regalarsi un paio di calze e qualcosa che è il nostro tempo medio.
Ti voglio bene

martedì 20 marzo 2012

oggi sono smelensa....
o meglio ero cinica, e poi mi hai ricordato delle canzoni che mi canti al lavoro, mi registri e poi mi spedisci... che bello...
quelle piccole cose dolcissime che ti trasformano dal mostro paranoico a quella bellissima persona che sei e che dovresti essere sempre...
non riesco a starti vicino come vorrei, quando hai bisogno di me,
e ti sono vicino quando non vorresti o forse non lo sai..
ma spero che quello che ti obblighi a fare con me sia un giorno un ricordo felice,
come i ricordi degli anziani che tanto ti fanno schifo.

13.02.2012 TI AMO? MI AMO?

Non c'è giorno più calzante.
La fine di un amore e l'arrivo di un altro non possono che porci e pormi nella condizione di domandarci se amiamo l'altro. E poi, in fondo in fondo, chi è l'altro? Come facciamo ad amare uno o una di cui non potremo mai sapere l'essenza vera? Dovremo fidarci, ma sulla base di cosa? Dobbiamo conoscere noi stessi ed amarci. Dobbiamo in prima persona amare, e cosa c'è di più difficile se non nell'amare noi stessi, come prima fonte di tutto, per poter conoscere poi l'amore e poterlo distinguere e affidare nelle mani dell'altro, un altro di cui dovremo fidarci.
L'amore è l'atto primario più facile e difficile. Che sorge potente come una bufera e dal quale non possiamo difenderci, è la dura e lunghissima relazione, la coltivazione del fiore più fragile e bello, della pianta più carnivora, bellissima e crudele. L'amore è irrazionale e folle e incomprensibile.
Ti amo, ma non sono innamorata di te, ma forse mi sto innamorando, perchè mi amo un po di più. E non sento nulla e non vedo nulla perchè sei qui con me. E sono serena, anche se non ti vedo, e non ti sento, perchè da qualche parte, dentro di me, c'è amore, che nutre e coltiva l'umanità fragile che ci distingue.
E anche se la situazione non ci permette di essere sinceri, noi ce lo concediamo, anche se può ferirci, perchè aprirci l'un l'altro è amare un po di più noi stessi prima che amare l'altro, e conosce l'amore ci permette di donarlo.



oggi:
è due giorni che penso che il primo amore non si scorda mai

venerdì 24 febbraio 2012

LE MIE VECCHIETTE

da qualche settimana ho cominciato a frequentare un gruppo di simpatiche signore che si ritrova una volta a settimana per parlare e scrivere testi più o meno autobiografici.. grazie a loro sto rincominciando a coltivare la penna..
parte dei post futuri sono i prodotti di questi incontri...
alcuni sono gli scritti liberi in apertura dell'incontro, altri prodotti per l'incontro... per lo più testi in cui si parla di parole riferite al mondo femminile che sono in disuso.. il mio contributo al gruppo è il confronto con il mondo attuale.. almeno quello della mia testa :)

giovedì 16 febbraio 2012

esperienze

ho "costretto" il mio gatto a "liberarsi" dei suoi bisogni usando la lettiera,
dopo 12 anni che usava il vasto mondo...
e ha preteso che lo guardassi ed incitassi tutto il tempo,
scivolando ogni tanto sulla zampa lesa dall'assideramento..

mercoledì 1 febbraio 2012

solo ora mi rendo conto del paragone che avevo proposto....
e i personaggi mi sembrano più calzanti che mai...
mi dispiace Sally
nell'andare d'accordo ci sono più piani, fisico, chimico, intellettuale, anche il cazzeggio.
ma c'è una cosa fondamentale che se manca impedisce tutto il resto, non è tangibile e non è facile spiegarla a parole. è come se l'uno dovesse accettare l'esistenza dell'altro indipendentemente dalla propria, come se l'esistenza egoista che necessariamente pone noi al centro del mondo andasse ad assorbire anche un altra persona.
la fiducia totale nel futuro è qualcosa che non mi appartiene, è per questo che, ora, non mi fa innamorare; ho sempre pensato che se non c'è innamoramento da subito non ci può essere futuro nella relazione, come abbandono di uno all'altro, e sebbene tutti gli altri elementi possano premettere la coesistenza e compresenza delle due strade per il tempo a venire, non ci potrà essere quel più che mi mette nella condizione di abbandonarmi ad un'altra persona.
l'ho capito da poco, perchè sono sempre stata vittima del compromesso, ma non ho intenzione di proseguire su quella linea

martedì 31 gennaio 2012

bei ricordi

una volta sono uscita con la Fra e il cane a mangiare un kebab dai nostri ex coinquilini,
poi lei aveva da fare e io avevo trovato con chi passare la serata, le ho lasciato il mezzo panino avanzato da portare a casa..
la mattina dopo, mentre gli uomini della caldaia installavano il termostato io facevo colazione con birra e kebab, rigorosamente da frigo.


giovedì 26 gennaio 2012

giuro che la prossima volta che mi innamoro non manderò tutto a puttane

a h ah h avevo salvato questa frase... per parlarne in seguito, ma me ne rendo conto sempre in ritardo: premo perchè il treno corra in una direzione, mentre remo per andare da quella opposta... per poi non sapere cosa fare e disperarmi nel male fatto a me e agli altri...
la questione non è tanto nell'innamorarsi o meno, ma nell'avere il coraggio di affrontare l'amore che si prova.. e tendenzialmente non ce l'ho...

perchè il mondo non è mai come ce lo aspettiamo, come vogliamo e come lo costruiamo, pena e grazia allo stesso tempo


piccola citazione di me stessa.. 
ma quello di cui volevo parlare era altro... ma non me lo ricordo..
ho preso il peggio di entrami i sessi:
dimentico come un uomo e bistratto come una donna...




installare gli aggiornamenti del pc e citare film di serie b,
lavorare nei campi e fare arti maziali,
andare a fare shopping e cucire..
siamo almeno in 3!

venerdì 20 gennaio 2012

quando qualcuno guardandomi mi dice che potrei avere tutto quello che voglio mi verrebbe da sparargli in faccia... e non solo per vedere la rosa di sangue nascere dal suo cranio, ma perchè la mia maledizione consiste di non poter avere nulla di quello che voglio, solo ciò di cui potrei fare a meno..

devo abbassare ancora di più le mie aspettative?

giovedì 19 gennaio 2012

il lavoro..

dunque.. martedì mi chiama la segretaria di un azienda e mi fissa il colloquio per mercoledì, in teoria è o commessa o segretaria, o una via di mezzo...
mercoledì vado e mi inseriscono nel gruppo che il giorno dopo fa le selezioni, sempre nello stesso posto... dicono che cercano 4 persone per l'apertura di un nuovo punto vendita/servizi o roba del genere....
stamattina vado, 8:30, compilo un modulo e aspetto.. mi chiama il responsabile e mi presenta un tizio che mi dovrà far vedere il lavoro, scendiamo... ci avviciniamo alla macchina... saliamo... ci aspettava un altro tizio... insomma dovremmo andare n sto posto, che tutte le volte che gli chiedo svia il discorso, dove dovrei vedere in cosa consiste il lavoro che è di commessa, andiamo avanti, borgo roma.. san giovanni.. ci fermiamo a fare colazione, benzina....
nel frattempo io controllo il nome dei posti, verifico dove sono, che non si sa mai, controllo com'è fatta la macchina nel caso debba buttarmi fuori dalla portiera mentre stiamo andando, ripasso le tecniche che mi permettono di spaccare polsi, braccia e quant'altro che fortunatamente sto ripassando con  aikido... finalmente si degna di dirmi che andiamo a isola rizza per fare promozione di contratti tipo enel porta a porta... e io penso a quanto mi costerà il biglietto del bus per tornare a verona appena arrivo...
fortunatamente il cretino si è dimenticato il cellulare a casa, in corso milano, quindi torniamo in tutta fretta a verona, ringrazio saluto e scendo.
corso milano (zona esselunga) - corte san pancrazio a piedi, con -4 gradi, ma sono "salva" e non mi son fatta sfruttare
FANCULO PEZZI DI MERDA, CON IL CAZZO CHE FACCIO PORTA A PORTA CON UN 110 E LODE!!

mercoledì 18 gennaio 2012

ho appena visto un video... in cui non succede niente, e quasi non si sente niente, e non si vede niente, se non uno sfondo sbagliato e da cambiare...

ma mi si è scaldato un po il cuore...


mercoledì 11 gennaio 2012

pantaloni

ho scoperto una cosa terrificante:
sapevo già che i pantaloni che mette mia mamma vanno bene anche a me, ma non sapevo che quelli che mettono i miei fratelli, intercambiabili per loro, andassero bene anche a me!!
se mio padre non avesse qualche taglia in più (anche se non disdegno, corredati ovviamente di cintura) mi chiedo: e quelli di mia nonna?!??
altro che famiglia di comunisti, qui siamo a livello di terzo mondo, comune super progressiva... è il futuro!!! a h ahhah

martedì 10 gennaio 2012

3 anni

per quanto gli ultimi tre anni siano stati assurdi, pieni e vuoti nel contempo, avevo avuto due punti fissi: il compagno e l'amica.
il primo è stato lasciato qualche mese fa, dopo aver deciso definitivamente che non era per me, sebbene la relazione potesse durare ancora molto aveva però fragili fondamenta emotive...
la seconda si è dimostrata falsa e sfruttatrice, una gran puttana, e non per la quantità di uomini, che non interessa in se nè a me, anzi, ma per la capacità di usare le persone a suo vantaggio, e poi buttarle e mandarle a quel paese quando non erano più utili. se ora manda a quel paese 3 anni di investimenti nei suoi confronti, ne sono certa, è perchè non sono più utile. e allora FANCULO
la questione dell'amore è difficile.


si può e non può amare e fare all'amore
si può amare e non essere innamorati, che a mio parere c'è molta differenza, e per la mia esperienza si può amare un momento si e il seguente no.. ed è difficile..


mercoledì 4 gennaio 2012

è difficile mostrarsi per quello che si è realmente.. rischiamo di restare ancora più soli... 
non abbiamo il coraggio di accettare gli altri così come noi stessi... 
e ci ricopriamo di maschere, fino a quando non ci soffocheranno e schiacceranno sotto il lo peso..
sono stanca di maschere, così come di non capire... vorrei come nelle favole cadere in un sonno profondo e potermi risvegliare solo con il bacio del vero amore, così da dissipare tutti i dubbi, e le paure.. e credere una volta per tutte in quello che sento
la paura dell'amore e il suo rifiuto.. come facciamo a coesistervi?