martedì 20 marzo 2012

oggi sono smelensa....
o meglio ero cinica, e poi mi hai ricordato delle canzoni che mi canti al lavoro, mi registri e poi mi spedisci... che bello...
quelle piccole cose dolcissime che ti trasformano dal mostro paranoico a quella bellissima persona che sei e che dovresti essere sempre...
non riesco a starti vicino come vorrei, quando hai bisogno di me,
e ti sono vicino quando non vorresti o forse non lo sai..
ma spero che quello che ti obblighi a fare con me sia un giorno un ricordo felice,
come i ricordi degli anziani che tanto ti fanno schifo.

13.02.2012 TI AMO? MI AMO?

Non c'è giorno più calzante.
La fine di un amore e l'arrivo di un altro non possono che porci e pormi nella condizione di domandarci se amiamo l'altro. E poi, in fondo in fondo, chi è l'altro? Come facciamo ad amare uno o una di cui non potremo mai sapere l'essenza vera? Dovremo fidarci, ma sulla base di cosa? Dobbiamo conoscere noi stessi ed amarci. Dobbiamo in prima persona amare, e cosa c'è di più difficile se non nell'amare noi stessi, come prima fonte di tutto, per poter conoscere poi l'amore e poterlo distinguere e affidare nelle mani dell'altro, un altro di cui dovremo fidarci.
L'amore è l'atto primario più facile e difficile. Che sorge potente come una bufera e dal quale non possiamo difenderci, è la dura e lunghissima relazione, la coltivazione del fiore più fragile e bello, della pianta più carnivora, bellissima e crudele. L'amore è irrazionale e folle e incomprensibile.
Ti amo, ma non sono innamorata di te, ma forse mi sto innamorando, perchè mi amo un po di più. E non sento nulla e non vedo nulla perchè sei qui con me. E sono serena, anche se non ti vedo, e non ti sento, perchè da qualche parte, dentro di me, c'è amore, che nutre e coltiva l'umanità fragile che ci distingue.
E anche se la situazione non ci permette di essere sinceri, noi ce lo concediamo, anche se può ferirci, perchè aprirci l'un l'altro è amare un po di più noi stessi prima che amare l'altro, e conosce l'amore ci permette di donarlo.



oggi:
è due giorni che penso che il primo amore non si scorda mai