venerdì 20 aprile 2012

13 02 2012 FA PULITO

Eravamo andati a trovare sua nonna, dopo i convenevoli del caso e qualche racconto della sua infanzia ci siamo salutati, e sulle scale, prima che fossimo lontani dalla vista ci ha detto... "fasì pulito".
non equivale propriamente al fate i bravi.
è la donna che promuove la visione che abbiamo o si aveva di lei, perchè le nuove generazioni, vadano per il mondo e lo facciano più pulito, mettano ordine e mantengano ordinato il paese, le relazioni linde, pulite appunto, come se il lavoro della donna, quello di tenere la casa si possa estendere al di fuori della stessa. come se noi, dopo essere andati a salutarla fossimo ambasciatori nel mondo esterno di questo mondo privato in cui è sottomessa e al contempo signora.
quando mi sentivo dire fa pulito sentivo il peso di un compito più grande di me, di noi, che non sapevamo nemmeno se la storia sarebbe durata, ma che con quel fa pulito prendavamo parte al cambiamento o al mantenimento di un mondo che sembrava giusto, pulito.
ieri sono andata a vedere sentire un amico che leggeva le sue poesie
alcune belle altre no
il gruppo di poeti che ha organizzato l'incontro poi ha letto le proprie
sono riuscita a leggere il pezzo sulla dote e ho ricevuto qualche complimento

i vecchi cercano di coinvolgere i giovani nei loro affari
forse per non morire

anche corinna mi ha chiesto di partecipare ad un concorso di scrittura

devo finire di raccogliere le poesie dei sedici anni
ho cominciato a scrivere il libro su rovigo

forse c'è una speranza nel mondo dell'arte

riuscirò a decidere quale strada seguire?

martedì 17 aprile 2012

LA DOTE

Di mano in mano,
di casa in casa,
di cassapanca in cassapanca,
di figlia in figlia;
solenne e presente nel pensiero, talvolta ostacolo e fregio,
talvolta onore e sfarzo, la dote si tramanda di donna in donna.
Aiuto alla famiglia che si forma, pagamento per la concessione.
Quantità inutilizzata.
Immobile e bianchissima, s'ingrigia nel corso degli anni.
La dote che la madre di mio padre mette da parte per i suoi tre
figli, tutti maschi, lei che è stata in Brasile, l'Americana.
La dote che era di donna e che diventa di uomo, per quest'uomo che
assomiglia sempre di più alla donna. L'uomo che va e affronta il
mondo da solo, padre, single, convivente di se stesso,
che cucina, pulisce, stira, piange.
La dote scherzo, che “c'è ma non userai mai, perchè mai troverai una
donna per te”, detta da sorella a fratello.
La dote che elenco e pazientemente scelgo,
fra le cose di casa.
La mia dote nuova, con lenzuola vecchie e mobili,
dote di nonna e bisnonna,
e i piatti dei punti del supermercato,
e la casa che sta crescendo, con i suoi debiti.
La mia nuova dote.